
Vangelo (Mt 28,16-20)
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: "A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. "Ed ECCO IO SONO CON VOITUTTI I GIORNI FINO ALLA FINE DEL MONDO "
Ecco, inizia il tempo dello Spirito! I discepoli si trovano in Galilea, sul monte degli ulivi. Gesù aveva, infatti, detto loro:“Ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea” (Mt 26,32).I discepoli riconoscono il Maestro e anche se alcuni di loro sono tormentati dai dubbi, si prostrano a Lui in adorazione profonda.
Nel momento del Battesimo, il Padre aveva riconosciuto Gesù quale suo figlio prediletto: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto" (Mt 3,17).Ora Gesù stesso comunica agli undici l’autorità ricevuta dal Padre. “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra” (Mt 28,18).In virtù del suo potere, Gesù assegna loro il compito di ammaestrare e battezzare tutte le nazioni. L’annuncio del Vangelo non avrà confini e tutti i popoli, di tutti i tempi, potranno conoscere il Salvatore Gesù Cristo. Oggi, noi tutti siamo responsabili dell’annuncio della buona novella. Ci confortano le ultime parole di questo brano evangelico: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). Gesù, nostra speranza, è con noi nell’Eucaristia, ma anche là dove due o tre sono riuniti nel suo nome, attraverso i suoi ministri, nel nostro prossimo costituito da bambini che muoiono di fame, dagli ammalati, dai vecchi dimenticati.
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