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CHI E' LO SPIRITO SANTO

CHI E' LO SPIRITO SANTO
IL Grande Sconosciuto E’ difficile presentare lo Spirito Santo. Si legge negli Atti degli Apostoli che S. Paolo, mentre era di passaggio ad Efeso, chiese ad alcuni cristiani: “Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo!” (At 19,2). Evidentemente nessuno gliene aveva parlato. Oggi, molti cristiani potrebbero rispondere allo stesso modo a una simile domanda… e la colpa non è tutta loro! E’ penoso pensare che vi siano cristiani, che hanno ricevuto la cresima e non sappiano chi sia lo Spirito Santo e non si curino di saperlo! Di fronte a tanta indifferenza, si può pensare che per tutti la Terza Persona della SS. Trinità rimanga un Dio lontano, dimenticato, quasi sconosciuto e poco invocato.

sabato 12 giugno 2010

"Perché mi cercavate?"


La domanda di Gesù adolescente erompe dentro una realtà socio culturale acclimatata con un "pensiero debole" e con consuetudini religiose di tutto comodo. "Perché mi cercavate?" Equivale, oggi, a : "Perché andate in chiesa? O anche: "Perché dite di credere in Gesù ma non nella Chiesa?" "Perché pregate solo "quando vi sentite", quando avete bisogno di una guarigione, di un buon risultato agli esami, negli affari o cose del genere? Perché cercate Dio per un sentimentalismo devoto? "Lo sento" e prego; "non lo sento" e... lascio perdere? E quel "Non sapevate che devo essere nelle cose del Padre?" non è forse lì a scuotere certa ignavia mia personale o familiare o di comunità?Nel vangelo di Luca per la prima volta, qui in questa pericope, Gesù nomina Dio come Padre. Innalzato in croce il nome supremamente invocato prima di morire sarà ancora questo:"Padre".Quel dover essere nelle cose del Padre esprime l'identità di Gesù ma anche quella del vero cristiano, di noi che siamo chiamati a essere nelle cose (negli interessi) del Regno di Dio e della sua giustizia, prima che in ogni altra realtà. Lo studio, il lavoro, lo sport, la palestra, gli incontri relazionali: tutto acquista nuova luce se, prioritariamente e in ogni realtà io desidero "essere" (=cercare) le cose del Padre.

Ed è tanto più profondo e vero nell'esprimere quello che Gesù stava vivendo e voleva comunicare ai suoi cari. Ma ancora prima è quel domandare: "Perché mi cercavate?"

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