“Dio comincia ad avvincere il cuore: getta la rete e il cuore è preso. Forse diremmo: felice rete! Ma non si sa ancora che si tratta della rete di Dio”. Per questo colui che si trova in tali circostanze può solo amaramente dire: “non so più pregare”! “il tempo della conversazione con Gesù è passato, occorre ora abituarsi ad una nuova forma di preghiera, che consiste soprattutto nel tacere”, nel vivere l’istante, il momento presente, come attenzione amorosa verso Dio, abbandonando le preoccupazioni, i sentimenti, per trasformarsi in “silenzio, apertura, vuoto, capacità”. “Colui che si sforza di vivere dentro il momento presente acquista una sensibilità molto sottile, una apertura al simbolismo delle cose.
Uno degli aspetti essenziali dell’Eucaristia è costituito dal permanere della presenza di Cristo in mezzo a noi, sotto le specie del pane e del vino: da qui deriva il grande fascino, e la somma venerazione della chiesa. L’Eucaristia è mistero di presenza, per mezzo del quale si realizza in modo sommo la promessa di Gesù di restare con noi fino alla fine del mondo
CHI E' LO SPIRITO SANTO

IL Grande Sconosciuto E’ difficile presentare lo Spirito Santo. Si legge negli Atti degli Apostoli che S. Paolo, mentre era di passaggio ad Efeso, chiese ad alcuni cristiani: “Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo!” (At 19,2). Evidentemente nessuno gliene aveva parlato. Oggi, molti cristiani potrebbero rispondere allo stesso modo a una simile domanda… e la colpa non è tutta loro! E’ penoso pensare che vi siano cristiani, che hanno ricevuto la cresima e non sappiano chi sia lo Spirito Santo e non si curino di saperlo! Di fronte a tanta indifferenza, si può pensare che per tutti la Terza Persona della SS. Trinità rimanga un Dio lontano, dimenticato, quasi sconosciuto e poco invocato.
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