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CHI E' LO SPIRITO SANTO

CHI E' LO SPIRITO SANTO
IL Grande Sconosciuto E’ difficile presentare lo Spirito Santo. Si legge negli Atti degli Apostoli che S. Paolo, mentre era di passaggio ad Efeso, chiese ad alcuni cristiani: “Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo!” (At 19,2). Evidentemente nessuno gliene aveva parlato. Oggi, molti cristiani potrebbero rispondere allo stesso modo a una simile domanda… e la colpa non è tutta loro! E’ penoso pensare che vi siano cristiani, che hanno ricevuto la cresima e non sappiano chi sia lo Spirito Santo e non si curino di saperlo! Di fronte a tanta indifferenza, si può pensare che per tutti la Terza Persona della SS. Trinità rimanga un Dio lontano, dimenticato, quasi sconosciuto e poco invocato.

giovedì 20 ottobre 2011

SANTA MARIA DONNA VERA


Santa Maria, donna vera, icona del mondo femminile umiliato in terra d’Egitto, sottomesso alle sevizie dei faraoni di ogni tempo, condannato al ruolo di abbrustolirsi la faccia dinanzi alle pentole di cipolle e a cuocere i mattoni per la città dei prepotenti, noi ti imploriamo per tutte le donne della terra.
Da quando sul Calvario ti trafissero l’anima, non c’è pianto di madre che ti sia estraneo, non c’è solitudine di vedova che tu non abbia sperimentato, non c’è avvilimento di donna di cui non senta l’umiliazione.
Se i soldati spogliarono Gesù delle sue vesti, il dolore spogliò te dei tuoi prestigiosi aggettivi. E apparisti semplicemente donna, al punto che il tuo unigenito morente non seppe chiamarti con altro nome: «Donna, ecco tuo figlio».
Tu che rimanesti in piedi sotto la croce, statua vivente della libertà, fa’ che tutte le donne, ispirandosi alla tua fierezza femminile, sotto il diluvio delle sofferenze di ogni specie, al massimo pieghino il capo ma non curvino mai la schiena.
Santa Maria, donna vera, icona del mondo femminile che ha intrapreso finalmente le strade dell’esodo, fa’ che le donne, in questa faticosa transumanza quasi da un’era antropologica all’altra, non si disperdano come gli ebrei nel mare dei giunchi. Ma sappiano individuare i sentieri giusti che le portino lontano dalle egemonie dei nuovi filistei. E perché la tua immagine di donna veramente riuscita possa risplendere per tutte, come la nube luminosa nel deserto, aiuta anche la tua Chiesa a liberarsi da quelle caparbie desinenze al maschile con cui ha declinato, talvolta, perfino la tua figura.
Santa Maria, donna vera, icona del mondo femminile approdato finalmente nella terra promessa, aiutaci a leggere la storia e a interpretare la vita, dopo tanto maschilismo imperante, con le categorie tenere e forti della femminilità.
In questo mondo così piatto, contrassegnato dall’intemperanza del raziocinio sull’intuizione, del calcolo sulla creatività, del potere sulla tenerezza, del vigore dei muscoli sulla morbida persuasione dello sguardo, tu sei l’immagine non solo della donna nuova, ma della nuova umanità preservata dai miraggi delle false liberazioni.
Aiutaci, almeno, a ringraziare Dio che, se per umanizzare la terra si serve dell’uomo senza molto riuscirci, per umanizzare l’uomo vuol servirsi della donna: nella certezza che stavolta non fallirà.

VORREI CHE IL MIO SI…. Vorrei che il mio “si” fosse semplice come il tuo e non avesse astuzie mentali. Vorrei che il mio “si”, come il tuo, non mi mettesse al centro, ma a servizio. Vorrei che il mio “si” al disegno di un altro, come il tuo, volesse dire soffrire in silenzio. Vorrei che il mio “si”, come il tuo, volesse dire tirarsi indietro per far posto alla vita. Vorrei che il mio “si”, come il tuo, racchiudesse una storia di salvezza. Ma il mio peccato, il mio orgoglio, la mia autosufficienza, dicono un “si” ben diverso. Il tuo sguardo su di me, Maria, mi aiuti ad essere un semplice , uno che si dimentica, uno che vuol perdersi, nella disponibilità di chi sa di esistere da sempre soltanto come un pensiero d’amore.
 MADONNA DELLA SCALA NOTO (SR)

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