Amici di Dio
Giacomo 4:4 “Non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol'essere amico del mondo si rende nemico di Dio”.
Questa frase ha un tono piuttosto drastico ed in un certo senso lo è infatti in 2Co 6:14-16 Paolo ci chiede che relazione c’è tra la giustizia e l’iniquità ? E quale comunione tra la luce e le tenebre? Noi siamo il tempio di Dio e con la nostra vita testimoniamo Cristo e predichiamo l’Evangelo, non così fa il mondo. Tutto ciò che non è in Cristo non è buono perché (Ro 3:10, 23) tutti hanno peccato e se non hanno accettato la salvezza mediante il sacrificio di Gesù sono ancora schiavi del peccato e il peccato vuol dire << separazione>> (Is 59:2). In Ro 8:7 Paolo ci dice che la mente controllata dalla carne è inimicizia perché non è sottomessa alla legge di Dio eneppure può esserlo!!! Certo noi però viviamo ancora in questo mondo insieme a tanta altra gente; Gesù dice in Gv 17:15 “ Padre io non ti chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno”. Noi dobbiamo restare in questo mondo perché abbiamo un compito ben preciso Mt 5:13-16 “essere luce e sale di questa terra…, affinché vedendo le nostre buone opere glorifichino il Padre”. Dobbiamo testimoniare di Cristo e portare anime alla salvezza, non farci trasportare da loro lontani da Dio!!!
Infatti questo è quello che succede quando diventiamo troppo amici del mondo e se non siamo troppo forti spiritualmente ci facciamo trascinare nel peccato.
Salomone perciò esortava suo figlio in Pr 1:10-16 ad evitare le cattive compagnie (1Co 15:33 “perché corrompono i buoni costumi”) ; come dice il proverbio chi pratica lo zoppo impara a zoppicare. Davide invece ci dà un buon esempio da seguire Salmo 1:1-3 “ Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi…”. E poi ancora nel Salmo 26:4-7 Davide bada bene a non associarsi con gli empi , preferisce piuttosto nettare le sue mani, mantenersi puro e andare dell’Eterno per offrirgli un culto.
Chi è l’empio di cui dobbiamo evitare la compagnia e non preferire la sua amicizia?
Salmo 26:4-7 gli uomini bugiardi e ipocriti
Salmo 50:16:20
- colui che getta le parole di Dio dietro le spalle e sapete questo come si chiama <>, colui che dice che Dio non c’è (Sl 14:1, Sl 10:4,7; Sl 36:1), colui che non crede in Dio e non ha timore di Lui;
- chi abbandona la bocca al male (Pr 10:18) e sparge calunnia
- ordisce inganni
- parla contro la famiglia
Geremia 17:11 acquista ricchezze ingiustamente o non con
giustizia
Proverbi 24:9 i pensieri dello stolto o di chi non ha il timore di Dio sono peccato!
Perciò il sentimento che dobbiamo avere verso quelli del mondo è di compassione, guardarli con lo stesso amore con cui li guarda Cristo, intercedere per loro e adoperarsi affinché vengano alla salvezza, ma non confidiamo nella loro amicizia perché non ci arricchiscono, ma beato l’uomo che confida in Dio, in Cristo troviamo una famiglia speciale e delle persone a cui sta a cuore il Vangelo e la santificazione e possono esserci di esempio e di aiuto.
L’AMICIZIA SECONDO DIO
L’amicizia è un sentimento meraviglioso che Dio stesso ha creato, si perché, sin dalle prime pagine della Bibbia, Egli si manifesta spesso come amico dei patriarchi (Giobbe 29:4; Gc 2:23; Es 33:11). Questo ci dimostra che è Dio stesso a volere questo tipo di rapporto. Usciamo quindi dall’etichetta di << fratelli>> che spesso ci tiene più distanti di quanto dovremmo essere. La chiesa primitiva, benché molto più numerosa delle nostre, viveva sempre insieme; negli Atti leggiamo che ciascuno vendeva i propri beni per condividere il ricavato con gli altri: spezzavano il pane insieme, pregavano insieme, meditavano la Parola insieme, condividevano tutto. Oggi è molto diverso, ci vediamo qualche volta in chiesa, spesso questi stessi appuntamenti ci sembrano troppi e quando ci salutiamo << pace fratello>> è più una formalità o peggio un’abitudine! Vi assicuro che non è questo quello che Dio vuole. E’ vero che siamo una grande famiglia, ma sapete perché ci chiamiamo fratelli? Perché siamo tutti figli di Dio e quindi coeredi di Cristo delle Sue benedizioni, ma vi assicuro che ci guadagneremmo di più se oltre ad essere fratelli saremmo prima di tutto << amici>> . Proprio come ci chiama Gesù, Lui che ci dà ancora una volta un meraviglioso esempio (Gv 15:12-15) : quello dell’amico è un amore che è disposto a sacrificare se stesso, la propria vita per gli amici. Per Gesù gli amici condividono ogni cosa, Lui ci chiama amici perché ha condiviso con i suoi discepoli e con tutti coloro che hanno creduto in Lui, i misteri, le ricchezze e le benedizioni del Padre.
Se devo dire sono fratello di Gesù o sono amico di Gesù sicuramente mi sento più vicino a Lui come amico: più in confidenza, più in intimità. All’amico racconti i tuoi segreti, ti confidi, con l’amico sfoghi i dispiaceri, accetti i suoi consigli perché ti senti capito; col fratello c’è troppa familiarità ma non hai lo stesso rapporto di fiducia e complicità che hai con un amico.
Vediamo cosa ci dice la Bibbia dell’amicizia; Gesù diceva che non c’è amore più grande che offrire se stessi per i propri amici, in Deut 13:6 troviamo che l’amico è un altro te stesso o (secondo altre versioni) come la tua stessa anima. Gesù ci dice infatti “ama il tuo prossimo come te stesso”. Che vuol dire << come te stesso>>? Vuol dire che non farai a lui quel che non vorresti fosse fatto a te e viceversa gli dimostrerai amore e compassione come vorresti che lo dimostrassero a te.
La Bibbia ci racconta inoltre di un meraviglioso esempio di amicizia così come ne abbiamo parlato fino ad ora, quella cioè tra Davide e Gionathan (1 Samuele 18). Essi si amavano come ciascuno avrebbe amato la propria anima (v.1-3,4) e lo dimostrano in diversi episodi pronti anche a sacrificare la loro vita o gli affetti più importanti, ma soprattutto rimasero sempre fedeli l’un l’altro e insieme fedeli a Dio!!! In 1Sa 20:1-4, malgrado ciò che Saul voleva fare contro Davide, l’amicizia di Gionathan non mutò (perché “l’amico ama in ogni tempo”, Pr 17:17) ma il suo amore per Davide si dimostra in modo molto pratico (1Sa 23:16) quando Davide era scoraggiato a motivo del suo nemico, Ginathan va da lui per incoraggiarlo e l’aiuta a trovare forza in Dio. Anche noi abbiamo un nemico che cerca di impedire il piano di Dio per la nostra vita e spesso riesce a scoraggiarci, ma grazie a Dio per questa grande famiglia abbiamo degli amici sensibili spiritualmente che sanno incoraggiarci come fece Gionathan (1 Sa 23:17), con dolci parole così come ci suggerisce Pr 27:9 e 22:11, dolcezza , consigli cordiali, un cuore puro quindi sincero, che riusciranno a conquistare l’amicizia anche di re. Ma Gionathan parla soprattutto con la consapevolezza che qualunque siano le circostanze il piano di Dio si compirà !!! Gionathan non compatisce Davide né si tiene a distanza da lui a motivo del padre, rimane obbiettivo e soprattutto ha fede in Dio e nel Suo piano.
Cosa può rovinare l’amicizia?
Pr 16:28 le maldicenze: parlare male degli altri
Gb 17:5 esporre gli altri alle dicerie altrui
Pr 17:9 far finta di perdonare
Rinfacciare gli errori vuol dire non aver perdonato o non essere stati sinceri quando si è detto di averlo fatto e se ci teniamo dentro quel torto stiamo pur certi che presto salterà fuori e saremo pronti a rinfacciarlo. Ricordatevi però che Dio non si comporta così con noi ma è scritto che quando siamo veramente pentiti e chiediamo perdono Egli dimentica i nostri peccati; chi invece è bravo a rinfacciarci i nostri sbagli è “ l’accusatore dei fratelli”, non prendiamo esempio da lui ma impariamo ad esercitare l’amore di Dio!!!
Questa frase ha un tono piuttosto drastico ed in un certo senso lo è infatti in 2Co 6:14-16 Paolo ci chiede che relazione c’è tra la giustizia e l’iniquità ? E quale comunione tra la luce e le tenebre? Noi siamo il tempio di Dio e con la nostra vita testimoniamo Cristo e predichiamo l’Evangelo, non così fa il mondo. Tutto ciò che non è in Cristo non è buono perché (Ro 3:10, 23) tutti hanno peccato e se non hanno accettato la salvezza mediante il sacrificio di Gesù sono ancora schiavi del peccato e il peccato vuol dire << separazione>> (Is 59:2). In Ro 8:7 Paolo ci dice che la mente controllata dalla carne è inimicizia perché non è sottomessa alla legge di Dio eneppure può esserlo!!! Certo noi però viviamo ancora in questo mondo insieme a tanta altra gente; Gesù dice in Gv 17:15 “ Padre io non ti chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno”. Noi dobbiamo restare in questo mondo perché abbiamo un compito ben preciso Mt 5:13-16 “essere luce e sale di questa terra…, affinché vedendo le nostre buone opere glorifichino il Padre”. Dobbiamo testimoniare di Cristo e portare anime alla salvezza, non farci trasportare da loro lontani da Dio!!!
Infatti questo è quello che succede quando diventiamo troppo amici del mondo e se non siamo troppo forti spiritualmente ci facciamo trascinare nel peccato.
Salomone perciò esortava suo figlio in Pr 1:10-16 ad evitare le cattive compagnie (1Co 15:33 “perché corrompono i buoni costumi”) ; come dice il proverbio chi pratica lo zoppo impara a zoppicare. Davide invece ci dà un buon esempio da seguire Salmo 1:1-3 “ Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi…”. E poi ancora nel Salmo 26:4-7 Davide bada bene a non associarsi con gli empi , preferisce piuttosto nettare le sue mani, mantenersi puro e andare dell’Eterno per offrirgli un culto.
Chi è l’empio di cui dobbiamo evitare la compagnia e non preferire la sua amicizia?
Salmo 26:4-7 gli uomini bugiardi e ipocriti
Salmo 50:16:20
- colui che getta le parole di Dio dietro le spalle e sapete questo come si chiama <
- chi abbandona la bocca al male (Pr 10:18) e sparge calunnia
- ordisce inganni
- parla contro la famiglia
Geremia 17:11 acquista ricchezze ingiustamente o non con
giustizia
Proverbi 24:9 i pensieri dello stolto o di chi non ha il timore di Dio sono peccato!
Perciò il sentimento che dobbiamo avere verso quelli del mondo è di compassione, guardarli con lo stesso amore con cui li guarda Cristo, intercedere per loro e adoperarsi affinché vengano alla salvezza, ma non confidiamo nella loro amicizia perché non ci arricchiscono, ma beato l’uomo che confida in Dio, in Cristo troviamo una famiglia speciale e delle persone a cui sta a cuore il Vangelo e la santificazione e possono esserci di esempio e di aiuto.
L’AMICIZIA SECONDO DIO
L’amicizia è un sentimento meraviglioso che Dio stesso ha creato, si perché, sin dalle prime pagine della Bibbia, Egli si manifesta spesso come amico dei patriarchi (Giobbe 29:4; Gc 2:23; Es 33:11). Questo ci dimostra che è Dio stesso a volere questo tipo di rapporto. Usciamo quindi dall’etichetta di << fratelli>> che spesso ci tiene più distanti di quanto dovremmo essere. La chiesa primitiva, benché molto più numerosa delle nostre, viveva sempre insieme; negli Atti leggiamo che ciascuno vendeva i propri beni per condividere il ricavato con gli altri: spezzavano il pane insieme, pregavano insieme, meditavano la Parola insieme, condividevano tutto. Oggi è molto diverso, ci vediamo qualche volta in chiesa, spesso questi stessi appuntamenti ci sembrano troppi e quando ci salutiamo << pace fratello>> è più una formalità o peggio un’abitudine! Vi assicuro che non è questo quello che Dio vuole. E’ vero che siamo una grande famiglia, ma sapete perché ci chiamiamo fratelli? Perché siamo tutti figli di Dio e quindi coeredi di Cristo delle Sue benedizioni, ma vi assicuro che ci guadagneremmo di più se oltre ad essere fratelli saremmo prima di tutto << amici>> . Proprio come ci chiama Gesù, Lui che ci dà ancora una volta un meraviglioso esempio (Gv 15:12-15) : quello dell’amico è un amore che è disposto a sacrificare se stesso, la propria vita per gli amici. Per Gesù gli amici condividono ogni cosa, Lui ci chiama amici perché ha condiviso con i suoi discepoli e con tutti coloro che hanno creduto in Lui, i misteri, le ricchezze e le benedizioni del Padre.
Se devo dire sono fratello di Gesù o sono amico di Gesù sicuramente mi sento più vicino a Lui come amico: più in confidenza, più in intimità. All’amico racconti i tuoi segreti, ti confidi, con l’amico sfoghi i dispiaceri, accetti i suoi consigli perché ti senti capito; col fratello c’è troppa familiarità ma non hai lo stesso rapporto di fiducia e complicità che hai con un amico.
Vediamo cosa ci dice la Bibbia dell’amicizia; Gesù diceva che non c’è amore più grande che offrire se stessi per i propri amici, in Deut 13:6 troviamo che l’amico è un altro te stesso o (secondo altre versioni) come la tua stessa anima. Gesù ci dice infatti “ama il tuo prossimo come te stesso”. Che vuol dire << come te stesso>>? Vuol dire che non farai a lui quel che non vorresti fosse fatto a te e viceversa gli dimostrerai amore e compassione come vorresti che lo dimostrassero a te.
La Bibbia ci racconta inoltre di un meraviglioso esempio di amicizia così come ne abbiamo parlato fino ad ora, quella cioè tra Davide e Gionathan (1 Samuele 18). Essi si amavano come ciascuno avrebbe amato la propria anima (v.1-3,4) e lo dimostrano in diversi episodi pronti anche a sacrificare la loro vita o gli affetti più importanti, ma soprattutto rimasero sempre fedeli l’un l’altro e insieme fedeli a Dio!!! In 1Sa 20:1-4, malgrado ciò che Saul voleva fare contro Davide, l’amicizia di Gionathan non mutò (perché “l’amico ama in ogni tempo”, Pr 17:17) ma il suo amore per Davide si dimostra in modo molto pratico (1Sa 23:16) quando Davide era scoraggiato a motivo del suo nemico, Ginathan va da lui per incoraggiarlo e l’aiuta a trovare forza in Dio. Anche noi abbiamo un nemico che cerca di impedire il piano di Dio per la nostra vita e spesso riesce a scoraggiarci, ma grazie a Dio per questa grande famiglia abbiamo degli amici sensibili spiritualmente che sanno incoraggiarci come fece Gionathan (1 Sa 23:17), con dolci parole così come ci suggerisce Pr 27:9 e 22:11, dolcezza , consigli cordiali, un cuore puro quindi sincero, che riusciranno a conquistare l’amicizia anche di re. Ma Gionathan parla soprattutto con la consapevolezza che qualunque siano le circostanze il piano di Dio si compirà !!! Gionathan non compatisce Davide né si tiene a distanza da lui a motivo del padre, rimane obbiettivo e soprattutto ha fede in Dio e nel Suo piano.
Cosa può rovinare l’amicizia?
Pr 16:28 le maldicenze: parlare male degli altri
Pr 17:9 far finta di perdonare
Rinfacciare gli errori vuol dire non aver perdonato o non essere stati sinceri quando si è detto di averlo fatto e se ci teniamo dentro quel torto stiamo pur certi che presto salterà fuori e saremo pronti a rinfacciarlo. Ricordatevi però che Dio non si comporta così con noi ma è scritto che quando siamo veramente pentiti e chiediamo perdono Egli dimentica i nostri peccati; chi invece è bravo a rinfacciarci i nostri sbagli è “ l’accusatore dei fratelli”, non prendiamo esempio da lui ma impariamo ad esercitare l’amore di Dio!!!
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