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CHI E' LO SPIRITO SANTO

CHI E' LO SPIRITO SANTO
IL Grande Sconosciuto E’ difficile presentare lo Spirito Santo. Si legge negli Atti degli Apostoli che S. Paolo, mentre era di passaggio ad Efeso, chiese ad alcuni cristiani: “Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo!” (At 19,2). Evidentemente nessuno gliene aveva parlato. Oggi, molti cristiani potrebbero rispondere allo stesso modo a una simile domanda… e la colpa non è tutta loro! E’ penoso pensare che vi siano cristiani, che hanno ricevuto la cresima e non sappiano chi sia lo Spirito Santo e non si curino di saperlo! Di fronte a tanta indifferenza, si può pensare che per tutti la Terza Persona della SS. Trinità rimanga un Dio lontano, dimenticato, quasi sconosciuto e poco invocato.

domenica 13 novembre 2011

"Silenzio, alla presenza del Signore Dio"

Prendendo lo spunto dal versetto di Sofonia: “Silenzio, alla presenza del Signore Dio, perché il giorno del Signore è vicino, perché il Signore ha preparato un sacrificio, ha mandato a chiamare i suoi invitati” (1,7)....
                                     Questo silenzio alla presenza del Signore
in pratica diventa
saper tacere con umiltà vera
davanti ai nostri fratelli.
E un silenzio che deve porre un freno
ai propri impulsi, alle proprie idee,
all’amore di sé, all’orgoglio,
alla presunzione.
Un silenzio che si vive 
col non essere ribelli, diffidenti,
col non mormorare,
non giudicare,
non difendersi, non darsi ragione,
ma riconoscersi poveri
e attendere la salvezza
da un Dio che si è fatto Povero.

Quando l’<> parla, Dio tace;
perché quando l’<> parla
non sa più ascoltare,
ma si mette in dialogo con il maligno,
e si lascia pervertire l’orecchio
dalle sue menzogne.
   
Non inganniamoci con falsi silenzi:
il silenzio vero è,
prima di tutto,
quello che fa tacere noi stessi.
Se non facciamo tacere l’<>
possiamo andare
anche nel deserto più deserto,
ma è un’illusione:
ci rimane l’ostacolo maggiore,
quello che ci separa da Dio,
che ci tiene ignoranti,
che non ci lascia conoscere il <>.
     
Nei nostri rapporti interpersonali
quante volte salta fuori
questo terribile personaggio — l’<
che si mette in conflitto con gli altri,
e fa tanto chiasso da stordirci,
da non renderci più capaci
di essere presenti al Signore,
di intendere la sua voce,
di gustare le cose dell’alto,
di sperimentare il mistero di Cristo
che è mistero
di umiltà,
di silenzio,
di povertà,
di abnegazione.  
Lo sguardo del Signore
si posa sugli umili:
è uno sguardo che mette a nudo
tutto il bene e tutto il male
che c’e nell’uomo.
Davanti alla realtà del male
che è in noi e negli altri,
che cosa possiamo fare,
se non uscire da noi stessi,
entrare nel suo santo tempio
in silenzio, con umiltà,
e spalancare il nostro sguardo
su di lui, il Santo?
Soltanto se ci trova prostrati,
umili,
in silenzio di compunzione
egli ci avvolge
con il suo sguardo di compassione
e ci solleva.


Il Signore ci renda capaci
di un << servizio umile, semplice,
discreto, silenzioso,
dei fratelli >>.
Silenzioso: un servizio che
non si proclama,
non si esalta,
non si ri-dice,
non si racconta,
non si fa pagare.
Un servizio che diventa sempre più
conosciuto solo da Dio,
e che, giunta la sera,
lascia sempre nell'animo
la sofferta,
sincera convinzione
di essere stati servi inutili.



giovedì 3 novembre 2011

La mia Gioia


Vi sono delle anime sulla terra
Che cercano invano la felicità
Ma per me, è tutto il contrario
La gioia si trova nel mio cuore
Questa gioia non è effimera
La possiedo per sempre
Come una rosa primaverile
Mi sorride ogni giorno.
Mia gioia, è amare la sofferenza.
Sorrido versando lacrime
Accetto con riconoscenza
Le spine miste ai fiori.
Quando il Cielo azzurro diventa scuro
E sembra abbandonarmi,
La mia gioia, è di restare nell'ombra
Di nascondermi, abbassarmi.
La mia gioia, e la Volontà Santa
Di Gesù mio unico amore
Così vivo senza alcun timore
Amo la notte quanto il giorno
Mia gioia, è restare piccolo
Così quando cado nel cammino
Posso rialzarmi in fretta
E Gesù mi prende per mano
Allora colmandolo di carezze
Gli dico che Egli e tutto per me
E raddoppio di tenerezze
Quando si nasconde alla mia fede.
Se talvolta verso delle lacrime
La mia gioia è di nasconderle bene
Oh ! che fascino ha la sofferenza
Quando si sa velarla di fiori!
Voglio ben soffrire senza dirlo
Perché Gesù sia consolato
La mia gioia è di vederlo sorridere
Mentre il mio cuore è esiliato...
La mia gioia è di lottare senza sosta
Per generare degli eletti
E' col cuore ardente di tenerezza
Che spesso ripeto a Gesù:
"Per te, mio Divin Fratellino
"Sono felice di soffrire
"La mia sola gioia su questa terra
"E' di poterti rallegrare.
"Ancora a lungo accetto di vivere
"Signore, se è questo il tuo desiderio
"In Cielo vorrei seguirti
"Se ciò ti facesse piacere.
"L'amore, questo fuoco della Patria
"Non cessa di consumarmi
"Che mi fanno la morte o la vita?
"Gesù, la mia gioia, è di amarti!"



mercoledì 2 novembre 2011

Messaggio da Medjugorje a Mirjana 2 Novembre 2011




FRASI FAMOSE
 E' quasi impossibile andare a Gesù se non ci si va per mezzo di Maria. (Giovanni Bosco)
A Gesù si va e si “ritorna” sempre per Maria. (Josemaría Escrivá de Balaguer)
È impossibile concepire la nostra vita, la vita della Chiesa, senza il rosario, le feste mariane, i santuari mariani e le immagini della Madonna. 
(Giovanni Paolo II)




Cari figli, il Padre non vi ha lasciato a voi stessi. Il suo amore è immenso, l’amore che mi conduce a voi per aiutarvi a conoscerlo, affinché tutti, per mezzo di mio Figlio, possiate chiamarlo “Padre” con tutto il cuore e affinché possiate essere un popolo nella famiglia di Dio. Ma, figli miei, non dimenticate che non siete in questo mondo solo per voi stessi e che io non vi chiamo qui solo per voi. Coloro che seguono mio Figlio pensano al fratello in Cristo come a loro stessi e non conoscono l’egoismo. Perciò io desidero che voi siate la luce di mio Figlio, che voi illuminiate la via a tutti coloro che non hanno conosciuto il Padre - a tutti coloro che vagano nella tenebra del peccato, della disperazione, del dolore e della solitudine - e che mostriate loro con la vostra vita l’amore di Dio. Io sono con voi! Se aprite i vostri cuori vi guiderò. Vi invito di nuovo: pregate per i vostri pastori! Vi ringrazio».




Da tempo Maria non si stanca di invitarci a pregare per i nostri pastori, il Santo Padre, i vescovi, i sacerdoti; la Madonna non si stanca di invitarci a pregare per loro, lo fa per tanti motivi; anzitutto perché i pastori hanno una grandissima responsabilità per le anime e hanno bisogno delle nostre preghiere, non delle nostre critiche. La Madonna più di una volta ha detto di non criticare i pastori, ma pregate per loro, non criticate i sacerdoti ma pregate per loro. Hanno bisogno del sostegno della nostra preghiera e la Madonna ci esorta ogni volta a pregare per i nostri pastori. Un’altra volta ha detto di pregare per le vocazioni perché oggi c’è una grande mancanza..



La Madonna ci spiega anche in che modo noi possiamo essere sempre più uniti a Dio, nell’unione con Dio, nella conoscenza di Dio, nell’amore per Dio, nel discernimento della sua Volontà, come è possibile questo? La Madonna dice "otterrete questo con la preghiera", qui si intende tutta la preghiera, quella mentale, quella orale, quella breve fatta di piccole preghiere di ogni giorno, sia quella liturgica, soprattutto la Santa Messa, la Santa Comunione che ci porta all’unione con Cristo realmente presente in noi, Cristo risorto. 


La preghiera col cuore aperto cosa vuol dire, non soltanto la preghiera con la bocca ma la preghiera dove le parole che pronunciamo con la bocca abbiano una risonanza nel cuore, un cuore aperto, aperto alla Grazia, un cuore disponibile, umile, un cuore che si affida, un cuore che confida. Con la preghiera incessante di un cuore aperto alla Grazia, noi cresciamo nell’unione con Dio, e diventiamo sempre più vicini a Dio, prossimi di Dio fino all’unione totale con Lui.