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CHI E' LO SPIRITO SANTO

CHI E' LO SPIRITO SANTO
IL Grande Sconosciuto E’ difficile presentare lo Spirito Santo. Si legge negli Atti degli Apostoli che S. Paolo, mentre era di passaggio ad Efeso, chiese ad alcuni cristiani: “Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo!” (At 19,2). Evidentemente nessuno gliene aveva parlato. Oggi, molti cristiani potrebbero rispondere allo stesso modo a una simile domanda… e la colpa non è tutta loro! E’ penoso pensare che vi siano cristiani, che hanno ricevuto la cresima e non sappiano chi sia lo Spirito Santo e non si curino di saperlo! Di fronte a tanta indifferenza, si può pensare che per tutti la Terza Persona della SS. Trinità rimanga un Dio lontano, dimenticato, quasi sconosciuto e poco invocato.

lunedì 31 gennaio 2011

PENSIERI DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA Un pensiero per ogni giorno dell'anno tratto dal Diario


GENNAIO
Un anno nuovo
1. O vita grigia e monotona. — O vita grigia e monotona di tutti i giorni, quanti tesori tu racchiudi in te! A guardare con l'occhio della fede, nessuna ora è identica alla precedente, per cui scompaiono la monotonia e il grigiore. La grazia che mi è stata destinata per l'ora attuale non si ripeterà più nell'ora seguente: una grazia mi verrà concessa ancora, ma non sarà più la stessa. Il tempo passa e non ritorna indietro. Ciò che vi inseriamo non sarà più cancellato: resta inciso su di esso come un sigillo per l'eternità.
2. Preghiera per un anno. — Gesù, che conosci la mia debolezza, resta con me durante quest'anno. Sostieni il mio essere, guida le mie azioni: sii per me «il maestro». M'impaurisce la mia miseria, ma mi rassicura il pensiero della tua misericordia, che è più grande della mia miseria sulla misura dell'eternità. Quando io provo questa convinzione, sento su di me il tuo potere. O gioia, che derivi dalla conoscenza di noi stessi! O verità immutabile d'un'infinita misericordia, il tuo valore è eterno!
3. Le mani tese di Dio verso gli uomini. — Dice Gesù: «Non voglio punire l'umanità che soffre. La mia mano impugna mal volentieri la spada della giustizia. Prima del giorno del giudizio, invio il giorno della misericordia. Tutta l'umanità conosca che infinita è la mia pura bontà nei suoi confronti. Questa conoscenza e questa fede sono il segno dell'era finale. Seguirà il giorno del giudizio. Finché è tempo, ricorrano tutti alle sorgenti della mia misericordia; aprano l'anima loro al sangue e all'acqua, che, sulla croce, per tutti è scaturito!».
4. Il grido di Faustina Kowalska. — Anime umane, dove vi rifugerete nel giorno dell'ira del Signore? Venite ora alla fonte della sua misericordia!
5. Le mani tese dell'uomo verso Dio. — Dio di grande misericordia e di bontà infinita, l'umanità grida a te dall'abisso della sua miseria. Non respingere la preghiera di chi è esiliato sulla terra. Signore, inconcepibile bontà, che conosci a fondo quanto siamo miserabili, tu sai che con le sole nostre forze non riusciamo a salire fino a te. Ti supplichiamo, perciò, previenici con la tua grazia e moltiplica su di noi la tua misericordia, affinché compiamo fedelmente la tua volontà per tutta la vita e nell'ora della nostra morte. La tua misericordia ci difende dai nemici della nostra salvezza così che, fiduciosi come tuoi figlioli, attendiamo la tua ultima venuta nel giorno noto a te soltanto, con la speranza di ottenere, pur miserabili come noi siamo, tutto ciò che da Gesù ci fu promesso. Egli è la nostra sicurezza. Attraverso il suo cuore misericordioso, come passando per una porta aperta, siamo certi di entrare in paradiso.
Dio
6. Tu sei per me al di sopra di ogni cosa. — Sebbene mi occupi di tante cose e mi stia a cuore, Signore, l'opera che mi hai affidato; sebbene desideri la salvezza delle anime e mi addolori ogni loro caduta nel peccato; per quanto pianga su tutte le persecuzioni che soffrono i tuoi fedeli, provo tuttavia dentro di me una grande pace che né i trionfi, e nemmeno le sconfitte, possono scuotere, perché tu sei per me al di sopra di ogni cosa. Signore mio e mio Dio, fa che avvenga altrettanto dentro ad ogni anima fedele.
7. La conoscenza di Dio. — Mi rendo conto che niente è paragonabile a un solo istante di conoscenza di Dio. Ogni grandezza sparisce come polvere in suo confronto. Gesù, dammi un'intelligenza grande e illuminata dalla tua luce, al solo scopo che ti possa conoscere meglio, o mio Signore, perché quanto più ti conoscerò tanto più ardentemente ti amerò e sarò convinta che da me stessa sono un nulla.
8. Egli s'abbassa fino a noi. — All'improvviso, compresi interiormente quale significato abbia, agli occhi di Dio, l'esistenza di ciascuna delle sue creature. La divina maestà è grande e incomprensibile: il fatto ch'egli s'abbassa con tanta tenerezza fino a noi proviene solo dall'abisso della sua misericordia. O Trinità, in cui è racchiusa la vita intima di Dio, del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, felicità eterna, amore inconcepibile che per misericordia scendi su tutte le creature, sia gloria a te per sempre!
9. Il mio sguardo fisso in Dio. — La conoscenza di Dio mi rende libera e assolutamente indipendente da ogni cosa. Qualunque avvenimento ormai viene a trovarsi sotto i miei piedi, dal momento che il mio sguardo è fisso in Dio. Quando considero la tua grandezza ed il tuo fascino, Signore, si scatena in me tutta la gioia. La sapienza vera è amare Dio; ogni grandezza e ogni beltà si trova in lui. Fuori di lui non conosco nulla che possa dirsi grande e bello. O sapienti del mondo, o grandi intelligenze, riconoscete che la vera grandezza è amare Dio. È sorprendente che vi siano uomini, i quali ingannano se stessi dicendo che non esiste eternità!
10. La gloria del Signore. — La gloria del Signore è così grande, che non voglio lasciarmi tentare a descriverla, perché non ne sono capace e perché non si pensi che la mia descrizione sia completa. Adesso ti capisco, apostolo Paolo, perché rinunciasti a descrivere il paradiso, limitandoti a dire che occhio non vide, né orecchio mai udì, e nemmeno possiamo immaginare ciò che Dio prepara a coloro che lo amano.
11. Una profonda relazione fra te e me. — Quando la presenza di Dio mi penetrò, conobbi meravigliosamente la sua essenza. Vidi tre Persone, la cui sostanza è unica. Nessuna di esse è minore o è maggiore; non esiste tra loro differenza di bellezza o di splendore, perché le Tre sono assolutamente Uno. Il suo amore, che mi trasportò a raggiungere una tale conoscenza, mi unì a sé. La mia intelligenza rimase chiara e trasparente, e tutta l'esuberanza dell'amore ch'io provai non fu causa di nessuna confusione. È Dio stesso a discendere nella sua creatura. Grazie, o Signore, per questo immenso dono, mediante il quale tu stringi una profonda relazione fra te e me. Senza di te non posso vivere.
12. Meditare i divini attributi. — Riflettevo sulla santa Trinità, che è l'essenza divina. Volevo conoscere Dio a tutti i costi. D'improvviso, il mio spirito venne trasportato al di là di tutti i mondi, vidi una luce inaccessibile e, in seno ad essa, come tre sorgenti di splendore che non mi era dato di comprendere. Da quella luce partivano parole risonanti attorno al cielo ed alla terra. Non potendo capirle, ne provai vivo dolore. Di colpo, dal mare di splendore inaccessibile, uscì il nostro Salvatore. Possedeva il fascino di un'indicibile bellezza e le ferite sul suo corpo sfavillavano. Una voce uscì da quel fulgore: «Quale Dio è nella sua essenza, nessuna creatura è in grado di capirlo, né angelo, né uomo». La voce aggiunse però queste parole: «Acquista la conoscenza di Dio, meditando i suoi attributi».
13. Santità, giustizia, misericordia. — Dio mi concesse molta luce, affinché conoscessi i suoi attributi.
Il primo attributo, ch'egli mi rivelò fu la sua santità. Essa è tanto grande che al suo cospetto si velano il volto gli angeli del cielo immergendosi in un'incessante adorazione: Santo, Santo, Santo! La santità di Dio si viene diffondendo sulla Chiesa e su ogni anima vivente in gradi diversi. Vi sono anime totalmente immerse nella divinità e ve ne sono altre che la sfiorano appena.
La seconda conoscenza concessami da Dio fu quella della sua giustizia. La giustizia di Dio raggiunge l'essenza profonda delle cose. Dinnanzi a lei, tutto si presenta nella sua nuda verità e niente è in grado di opporle resistenza.
Terzo attributo, che fu oggetto per me di riflessione, sono l'amore e la misericordia insieme. Compresi ch'entrambi formano il maggiore attributo di Dio. È grazie ad esso che si uniscono tra loro il creatore e la creatura. Nell'incarnazione del Figlio di Dio e nella sua opera di redenzione, riconosco l'amore supremo e l'abisso della misericordia. Esistono misteri di misericordia che l'intelligenza umana non potrà mai penetrare fino in fondo sulla terra: a svelarceli sarà l'eternità. Grazie, Signore.
14. Il culto che rivolgo a Dio. — Quanto più conosco la grandezza di Dio, tanto più gioisco che egli sia tale. Infinitamente mi rallegro della grandezza di lui e mi fa piacere essere tanto piccola perché, così, egli mi prende in braccio e mi stringe al suo cuore. Riflettendo però sul culto che rivolgo a Dio, trovo che esso è ben poca cosa, una goccia appena in confronto dell'immensa gloria che riceve in cielo. Mio Dio, ti mostri già infinitamente buono accettando la mia adorazione e la mia supplica e volgendo con favore il tuo volto su di me. Quanta pena mi fa la gente che non crede nel mondo soprannaturale! Ti prego, o Dio, con tutta l'anima, affinché anch'essi siano penetrati da un raggio della tua misericordia e tu li stringa a te paternamente.
15. Desidero celebrare la tua gloria. — O Dio, che con tanta generosità elargisci la tua misericordia, quanto devi amare questa umanità a cui ti volgi, dal momento che il tuo amore opera continuamente in suo favore! O Creatore e Signore, scorgo dappertutto la traccia della tua mano e l'impronta della tua misericordia, con cui circondi ogni creatura. Desidero celebrare la tua gloria in nome di tutto ciò che fu creato e chiamo l'universo intero attorno a me per adorare, uniti tutti insieme, la tua misericordia.
La divina misericordia
16. Sono il Signore. — Scrivi le mie parole, figlia mia, parla al mondo della mia misericordia. Tutta l'umanità ricorra ad essa. Scrivi che, prima di venire come giudice giusto, spalanco le porte della mia misericordia: chi non vuole passare per esse, dovrà passare attraverso la porta della mia giustizia. Grande gioia mi procurano le anime che fanno appello alla mia misericordia; concedo loro grazie che superano i loro stessi desideri. Non posso punire nemmeno il più grande peccatore quando ricorre al mio perdono, ma lo giustifico grazie alla mia misericordia ch'è infinita e che a voi rimane incomprensibile. Sono il Signore per essenza e non conosco né costrizioni, né bisogni: se dono la vita alle creature, ciò proviene unicamente dall'immensità della mia misericordia. Tutto ciò che io compio per la vita delle anime è impregnato di misericordia.
17. Il cuore squarciato. — Oggi il Signore mi disse: «Squarciai il mio cuore come sorgente di misericordia, affinché tutte le anime vi attingano la vita. S'accostino, dunque, tutti con fiducia illimitata a questo oceano di pura bontà. I peccatori ne conseguiranno la giustificazione e i giusti saranno confermati nel bene. Nell'ora della morte, colmerò con la mia divina pace l'anima che avrà collocato la sua fiducia nella mia pura bontà. Ai sacerdoti che annunceranno la mia misericordia, concederò una forza singolare e darò efficacia alle loro parole, commovendo i cuori di coloro ai quali essi si rivolgeranno».
18. Il più grande dei divini attributi. — Il predicatore oggi ci diceva che l'intera storia dell'umanità è un manifestarsi della bontà di Dio. Tutti gli altri suoi attributi, come l'onnipotenza e la sapienza, contribuiscono a svelarci che la misericordia è, fra tutti, l'attributo suo più grande. Gesù mio, nessuno può esaurire la tua misericordia. La perdizione è unicamente la sorte delle anime che hanno la volontà di perdersi, ma chi desidera salvarsi potrà tuffarsi nel mare senza sponde della divina misericordia.
19. Libera e spontanea. — Comprendo quanto Dio ci ami e come sia facile comunicare con lui attraverso la sua misericordia, per quanto la sua maestà sia inaccessibile. Con nessuno, come con lui, mi sento libera e spontanea. Nemmeno fra una madre e il suo bambino esiste tanta comprensione come tra un'anima e il suo Dio. Non ci sono parole per esprimere la sua infinita misericordia: ogni cosa risulterebbe senza senso qualora venisse posta in suo confronto.
20. L'occhio su due abissi. — Gesù ha svelato a me la mia miseria, comprendo da essa la grandezza della sua misericordia. Nella mia vita, guarderò con un occhio all'abisso di miseria che sono io e con l'altro all'abisso della sua misericordia. O Gesù mio, perfino quando sembrerà che mi rifiuti e non mi ascolti, so che non deluderai le mie speranze.
21. Diritto alla misericordia. — Oggi Gesù mi rivolse la parola: «Segretaria della mia misericordia, scrivi che in ogni anima io compio un'opera di pura bontà. Quanto più uno è grande peccatore, tanto maggior diritto egli ha alla mia misericordia, se ricorre ad essa. Sopra ogni opera delle mie mani è stabilita la mia misericordia. Chi le si affida non andrà perduto, perché tutti i suoi interessi sono miei e i suoi nemici s'infrangeranno ai miei piedi».
22. Il tempo della misericordia. — Una volta in cui chiesi a Gesù come potesse tollerare, senza punirli, lo sterminato numero di peccati e i crimini che vengono commessi sulla terra, mi rispose: «Per punirli ho l'eternità; adesso prolungo il tempo della mia misericordia. Desidero colmare di grazie tutte le anime; sono esse, semmai, che non le vogliono ricevere. Trovano tempo per tutto, solamente non ne trovano per me. Infelici quelle che non vorranno riconoscere che questo è il tempo in cui vengo loro incontro».
23. L'umanità è molto malata. — O Gesù, fa' che la sorgente della tua misericordia scaturisca con sempre maggiore abbondanza, perché l'umanità è molto malata e ha più che mai bisogno che tu intervenga in suo favore. Per noi peccatori, tu sei un mare di misericordia senza sponde e quanto più la nostra miseria è grande, tanto maggiore è il diritto che abbiamo alla tua misericordia. Sei la sorgente che diffonde la felicità su ogni creatura per merito di quest'infinita tua bontà.
24. L'abisso superato. — Sappi, figlia mia, che fra te e me esiste l'abisso sconfinato che separa il creatore dalla sua creatura, ma è colmato dalla mia misericordia. Io ti sollevo fino a me non perché di te abbia bisogno, né per tuo merito, ma unicamente per pura mia bontà. Di' alle anime che non pongano ostacoli alla mia misericordia, nella quale è contenuto il mio ardente desiderio di salvarle. La misericordia agisce in tutti i cuori che le aprono le porte. Ne hanno bisogno i giusti quanto i peccatori perché, come la conversione, anche la perseveranza è un dono della mia misericordia.
25. Nessuno dubiti. — O Dio, salvezza incomparabile, io vedo che ogni cosa ha inizio dalla tua misericordia e, nella tua misericordia, giunge al termine. Ogni grazia scaturisce dalla misericordia e l'ora della morte ne trabocca. In quest'ora estrema, nessuno dubiti della bontà di Dio. Che il peccatore socchiuda, almeno un poco, la porta del suo cuore ai raggi della divina misericordia: Dio farà il resto. Mi trovo spesso in rapporto di unione interiore coi morenti. Da parte di Dio, vi sono misteri di misericordia che fanno stupire gli angeli del cielo. Tacciano i nostri giudizi sulle anime, perché la misericordia di Dio verso di esse è sorprendente.
26. Nell'ora estrema della morte. — La misericordia di Dio raggiunge molte volte il peccatore nell'ora estrema in un modo singolare e misterioso. Esteriormente si direbbe che ormai tutto sia perduto, ma non è così. L'anima, illuminata dal raggio di una potente ultima grazia, nel momento conclusivo può rivolgersi a Dio con tanta forza d'amore che, in un attimo, riceve da lui il perdono delle colpe e il condono delle pene. Esternamente però, non vediamo nessun segno di pentimento, né di contrizione, perché il morente non reagisce più visibilmente. Quanto la misericordia di Dio è inscrutabile! Ma, orrore! Vi sono ancne delle anime che, volontariamente e coscientemente, respingono perfino l'estrema grazia con disprezzo!
Sia detto, dunque, che anche in piena agonia, la divina misericordia depone nell'intimo dell'anima questo momento di chiarezza, mediante il quale l'anima, se vuole, trova la possibilità di ritornare a lui. Accade tuttavia che vi siano anime di un tale interiore incallimento, da scegliere consapevolmente l'inferno, rendendo vane non solo le preghiere innalzate a Dio per esse, ma vanificando perfino gli sforzi medesimi di Dio.
27. Non basterà l'eternità per ringraziarti. — O Dio d'infinita misericordia, che ti degnasti mandarci il tuo Unigenito come prova insuperabile della tua misericordia, apri i tuoi tesori ai peccatori, affinché attingano dalla tua misericordia non soltanto il tuo perdono, ma anche la santità con quell'ampiezza di cui sono capaci. Padre di una bontà senza confini, desidero che tutti i cuori ricorrano con fiducia alla tua misericordia. Se non fosse per essa nessuno, davanti a te, potrebbe venire perdonato. Allorché ci svelerai questo mistero, non basterà l'eternità per ringraziarti.
28. La mia fiducia. — Quando la mia natura umana è colta da paura, subito si desta in me la mia fiducia nell'infinita misericordia. Davanti ad essa tutto cede, come cede l'ombra della notte al comparire dei raggi del sole. La certezza della tua bontà, Gesù, mi convince a guardare con coraggio negli occhi anche la morte. So che nulla mi accadrà, senza che la misericordia divina sia presente. Io la celebrerò nel corso della vita e al momento della morte, alla mia risurrezione e per l'eternità. Gesù, ogni giorno la mia anima s'immerge nei raggi della tua misericordia: non conosco istante in cui essa non agisca su di me. Della mia vita la tua misericordia è il filo conduttore. La mia anima trabocca, Signore, della tua bontà.
29. Il fiore dell'anima. — La misericordia è la maggiore delle divine perfezioni: tutto ciò che mi circonda lo proclama. La misericordia è la vita delle anime, la condiscendenza di Dio verso di esse è inesauribile. O Dio incomprensibile, quant'è grande la tua misericordia! Gli angeli e gli uomini sono usciti dalle sue viscere, ed essa supera ogni loro capacità di comprensione. Dio è amore, e la misericordia è la sua azione. La misericordia è il fiore dell'amore. Dovunque io volga gli occhi, tutto mi parla di misericordia, perfino la giustizia, perché anche la giustizia scaturisce dall'amore.
30. Quanta felicità mi arde in cuore! — Ogni anima confidi nella misericordia del Signore: egli non la nega mai a nessuno. Il cielo e la terra possono crollare, prima che la misericordia di Dio abbia a esaurirsi. Quanta felicità mi arde in cuore al pensiero della tua incomprensibile bontà, o Gesù mio! Desidero condurre a te tutti i caduti nel peccato, affinché incontrino la tua misericordia e l'esaltino per sempre.
31. Il mistero che spiega ogni opera di Dio. — Gesù, amante della salvezza degli uomini, attira a te tutte le anime. Io non ho altro compito nella mia vita, nella mia morte e per l'eternità se non esaltare la tua misericordia. Tutto ciò che uscì dalle tue mani è contenuto in un simile mistero. La tua misericordia è un filo d'oro intessuto nella vita d'ogni uomo per collegare il nostro essere con Dio. Non avendo egli bisogno di nulla per essere felice, tutto proviene dalla sua misericordia, che è il suo massimo e imperscrutabile attributo. Che gioia amare e, ancor più, essere amata di un amore come questo! Non vi sono parole per esprimerlo: lo si percepisce tenendo desta la coscienza, lo si vive come l'unica realtà. Signore, ti ringrazio per avermi fatto bere alla sorgente della tua misericordia, dalla quale scaturisce quanto l'anima e il corpo possono desiderare.

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